All'improvviso, oltre vent'anni di Netflix
Dai DVD via posta a un sito di streaming che supera i 200 milioni di iscritti.
Ex Abrupto - All’improvviso, come tutto quello che conta
A cura di Alessia Pizzi
N.18 - 19 Aprile 2023
Questa uscita di Ex Abrupto nasce da un rewatch della famosa serie dei primi anni 2000, The O.C.
Chi è della mia stessa “annata” ricorderà le storie di Seth e Ryan, le loro love stories con Summer e Marissa, il Natalukkah e le passeggiate sul molo di Newport, California (here we coooome!).
Stagione 3, episodio 22
Julie Cooper, quando il nuovo fidanzato (il papà di Summer), le dà buca per cena, risponde:
“Meno male che c’è Netflix”.
In inglese, perché in italiano la traduzione è:
“Meno male che ci sono i DVD”.
Panico: perché Netflix è entrato nelle vite di noi italiani durante la Pandemia, quindi anche se oggi è uno strumento quotidiano imprescindibile, fino a qualche anno fa molti di noi non ne conoscevano nemmeno l’esistenza. Il boom delle piattaforme streaming nel nostro Paese è stato parte di una più veloce e impellente necessità di digitalizzazione nel momento del bisogno, ovvero il lockdown.
Ma, a quanto pare, in America Netflix c’è da molto prima: la serie risale infatti agli anni 2003-2007. Questa informazione non spiega tuttavia la traduzione italiana di Netflix con la parola “dvd”. Così mi sono detta, sarà l’ennesima traduzione sbagliata? Più volte infatti assistiamo a tragiche traduzioni dei titoli originali dei film, tanto che ormai si tratta di un vero e proprio cliché. Per menzionarne uno, basti ricordare la banalizzazione di “Se mi lasci ti cancello”, il cui titolo originale è “Eternal Sunshine of the Spotless Mind”.
Lascio anche il link della recensione del remake di Savini, La notte dei morti viventi, dove un monologo della protagonista viene totalmente modificato nella traduzione italiana.
Una storia da conoscere
Senza indugiare troppo sul peccato originale dei traduttori italiani, sono andata a cercare la storia di Netflix e - a differenza di molti Brand - l’ho trovata raccontata da Netflix stesso.
Netflix nasce come invio di DVD per posta (1997). Reed Hastings e Marc Randolph testano su se stessi l’invio e poi danno vita al sito, il primo che vende e noleggia DVD: era il 1998.
Nel 1999 sono già attive le sottoscrizioni: gli utenti possono affittare quanti DVD vogliono senza limiti di tempo o mensili.
Dal 2000 Netflix fa personalizzazione e suggerisce titoli agli utenti in base alle votazioni sui film precedenti.
Nel 2003 supera il milione di iscritti, nel 2006 sono 5 milioni, nel 2007 arriva lo streaming, nel 2010 arriva in Canada e approda sui dispositivi mobile.
Nel 2011 arriva in America Latina e nei Caraibi, ma soprattutto sui telecomandi appare il bottone con il logo. Nel 2012 approda in Europa (UK, Irlanda e Paesi nordici).
Nel 2015 finalmente anche in Italia. Nel 2022 ci sono 200 milioni di iscritti.
La corsa dell’Italia
Perché un paragrafo così dettagliato? Per dirci che in America Netflix ha oltre vent’anni di carriera alle spalle con parole tipo “personalizzazione” e “iscritti”. Tutti temi che oggi fanno parte della digitalizzazione, ma soprattutto di quello che l’Italia riesce a raggiungere a stento. Corriamo, e anche se negli ultimi 5 anni abbiamo accelerato il passo, siamo veramente indietro. I media sembrano essere una delle realtà più deboli in fatto di digitalizzazione e anche fidelizzazione online:
rinuncereste all’abbonamento Netflix per abbonarvi ad un giornale?
Ho parlato di questo argomento nel report per l’Ordine Nazionale dei Giornalisti 2023, in cui approfondisco il rapporto tra Intelligenza Artificiale e Giornalismo. Fa quasi sorridere pensare di associare le due parole in Italia, eppure all’estero l’associazione - come anche la pratica - sono già in corso.
Altre novità, magari utili
Ho pubblicato un libro di poesie che mi sento di consigliare a chi soffre perché il tempo va troppo veloce o sembra troppo faticoso. Io le ho scritte per sfogare questo tipo di emozione e mi ha aiutato. Se vi va di leggerlo, mi farebbe piacere avere un vostro commento.
Ho accolto nuove poetesse sul mio sito, una di quelle che ho amato di più negli ultimi mesi è Patrizia Cavalli. Colgo l’occasione, qualora tra lettori e lettrici ci siano scrittori e scrittrici, per comunicarvi che sono mediapartner con Poetessedonne.it e giurata per la seconda edizione del Premio Letterario L’Avvelenata, a cui si può partecipare per varie tipologie di scritti, come racconti, poesie, fumetti e romanzi. Il bando è aperto.