All'improvviso, la resistenza (?)
Dove si nascondono i votanti Meloni e quanti veri Robespierre avremo in Italia nel 2023, sperando che non servano.
Ex Abrupto - All’improvviso, come tutto quello che conta
A cura di Alessia Pizzi
N.15 - 26 Settembre 2022
Torno a scrivere dopo molti mesi come sempre traghettata dalla necessità: del resto questa newsletter nasce con l’intento di condividere solo momenti ad alto livello qualitativo.
Oggi è una giornata importante per l’Italia: ho letto la notizia della vittoria di Fratelli d’Italia stamattina e poi ho rivisto il telefono, e quindi i Social Network, solo stasera. Prima cosa interessante, i ricordi su Facebook: stasera richiamava la mia attenzione una pasta al sugo mangiata a merenda quattro anni fa. Insieme a questo bellissimo ricordo, trovo anche un’altra mia frase ironica del 2013:
Gli spettatori di Moccia so come quelli che votano Berlusconi. Il giorno dopo spariscono tutti.
La premessa doverosa è che potete votare chi volete (e anche leggere Moccia!): non sono qui a giudicarvi. Ho sempre affrontato la politica con distacco perché dalla storia ho tratto una forse cinica ispirazione: l’essere umano è guidato dal potere. Poche personalità davvero illuminate e in grado di essere dei leader hanno fatto anche il bene comune.
Di fatto vivo il voto come un diritto, un dovere e una sòla.
Perché sento che alla fine dei giochi nessuno sarà davvero vincitore, tra noi. Non dico che sia giusto il mio modo di essere, ma credo sia quantomeno giusto spiegarlo per far sentire i lettori e le lettrici a proprio agio in questo luogo.
Dicevo. Sin da ieri le percentuali di Fratelli d’Italia erano schiaccianti. Lo sapevamo tutti che avrebbero vinto. Oggi la bacheca è intasata di inni alla resistenza che spero tanto non siano necessari. Ma la cosa che mi fa riflettere è più stupida:
dove sono le persone che hanno votato Fratelli d’Italia?
Non ho visto un post celebrare la vittoria. Eppure le percentuali parlano chiaro (44% centrodestra, 26% Fratelli d’Italia), e di persone con i Social ne intrecciamo tante: possibile che nessuno sia contento? Pure il chi tace acconsente non mi torna, perché a tacere sono pochi.
A questa riflessione aggiungo che allora Giorgia Meloni ha ragione quando dice che i cantanti possono esporsi solo per dire che lei fa schifo e che se qualcuno dice il contrario rischia la carriera. Chi vota destra ha paura. Eppure vota, altrimenti i conti non tornano. Mi sembra di tornare alle elezioni in cui vinse Trump o al risultato della Brexit. Tutti basiti di fronte alla scelta degli altri.
Ma ‘sti altri dove stanno?
Torniamo alla resistenza. Mi dispiace che ci sia paura e sconforto in questo momento. Immagino il turbamento che possa creare questa vittoria alla comunità LGBTQ+. In quanto donna, non immagino passi avanti se non nei confronti della famiglia, ma spero che non ci siano passi indietro per chi quella famiglia non la vuole. Tra le tante variabili, mi riferisco specialmente a quelle giovanissime che censiva Lilli Gruber nel suo libro Streghe, le ragazzine costrette dalle proprie madri a portare a termine gravidanze indesiderate. Le ragazzine che non conoscevano i metodi contraccettivi perché a scuola non li spiegano, né tanto meno conoscevano l’aborto. Era il 2008, e ancora oggi l’educazione sessuale è un mistero risolto dai ginecologi bannati su TikTok.
Sono molto dispiaciuta se non verrà portata avanti la legge contro l’omofobia, perché oltre ad essere necessaria in generale, credo che sia la conditio sine qua non per rendere le adozioni delle coppie gay più possibili perché più sicure in questa società.
Sono dispiaciuta se non saranno portate avanti le manovre a supporto dell’eutanasia: un altro dei temi che ci rende ancora oggi un Paese a cui sono ignoti gli abissi della libertà personale.
Sono dispiaciuta se ci sarà chiusura nei confronti degli altri Paesi. Perché la storia insegna che dalla sinergia di più culture nascono grandi frutti. Penso ai regni ellenistici e ad Alessandria d’Egitto, che spodestò il polo di Atene con una grande corte cosmopolita fatta di filologi e letterati nella sua Biblioteca.
Io non mi sento né di destra né di sinistra.
Mi sento che la libertà dovrebbe essere un diritto per tutti, e che esporre le proprie idee e i propri gusti non dovrebbe portare mai al silenzio o alla paura. In nessun caso, né che si tratti di una scelta politica, né tanto meno di una scelta sessuale che nemmeno dovrebbe concernere la sfera pubblica.
D’altro canto, al silenzio si oppone sempre la chiacchiera.
Come chi ha votato Fratelli d’Italia tace, quanti tra quelli che oggi decantano la resistenza la faranno davvero, se necessaria? Quanti stanno parlando a vanvera e nella vita si cacano quotidianamente addosso per molto meno? Il 90% delle persone che conosco a malapena si fa avanti per dire quello che pensa senza filtri, per difendere gli altri, figuriamoci per fare la resistenza, specialmente se la cosa non le tocca da vicino.
Penso alla scuola, al posto di lavoro, ma anche alle amicizie. Quanto fa comodo farsi gli affari propri il più delle volte? Chi vota fa il proprio affare quanto più possibile, al netto del fatto che c’è sempre una percentuale di disinteressati che vota a caso o che non si sente rappresentato. Molti italiani si sono sentiti soli ieri e hanno votato con approccio Montaliano:
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
Siamo un paese goliardico, fatto di omertà e idealismi. Speriamo allora che anche tante parole dette dai politici restino figlie del vento, come i milioni di post sui social e la tuttologia che invade il nostro tempo e il nostro spazio.
Giorgia Meloni dice di aver fatto l’impossibile. Di fatto è la prima donna Premier d’Italia. Il resto sarà la storia scritta sui libri di scuola, speriamo molto meno nera di quanto vaticina la popolazione.
Come sempre qualche consiglio per non pensare
Libro: Felici i Felici di Yasmina Reza
Droga: Orzo ai cereali Crastan
Cultura: Poesie autunnali di poetesse dimenticate
Serie: Il diavolo in Ohio (Netflix)
Yankee candle: Sweet nothings