All'improvviso, il patto d'amore
Storie di chi tradisce e resta e di chi non vuole restare e viene biasimato.
Ex Abrupto - All’improvviso, come tutto quello che conta
A cura di Alessia Pizzi
N.12 - 13 Gennaio 2022
Sono rientrato a casa e ho trovato Frank, il mio migliore amico, a letto con mia moglie. Gli ho detto: “Frank, io devo! Ma tu?”.
Tratto dal film "Harry ti presento Sally”
Chi in amore non ha mai tradito o non è mai stato tradito alzi la mano.
E già usare il verbo “tradire”, che deriva dal tradĕre latino, il cui significato è consegnare (ai nemici), lascia intuire quello che la società ha costruito sul concetto di “coppia” nel corso dei secoli. La coppia, sin dall’antichità, ha lo scopo di creare una famiglia ed è quindi la base della conquista della sedentarietà da parte dell’essere umano nomade.
Non è un caso che la polis greca avesse una struttura così cristallizzata, in cui l’uomo era cittadino politico attivo e la donna era oggetto passivo rinchiuso in casa a partorire figli. Eppure, nonostante la rigidità delle antiche strutture, anche i greci tradivano le proprie mogli con dei ragazzi, delle etère (versione intellettuale della escort odierna) o delle prostitute… e nessuno ha mai avuto nulla da ridire.
Il concetto da toccare quindi è quello della monogamia, sicuramente enfatizzato dal cristianesimo nel corso dei secoli. Ne ha parlato anche Piero Angela in un libro bellissimo sulla sessualità di animali ed esseri umani, ovvero “Ti amerò per sempre”. Alcuni animali sono monogami, altri no. L’essere umano probabilmente può scegliere di essere o l’una o l’altra cosa anche se la parola stessa implicherebbe un matrimonio, visto che deriva dal greco “un unico matrimonio”. Quindi forse sarebbe meglio dire “mono-amoroso” sulla falsariga del poli, ovvero di colui/colei che ha più partner.
Non vogliamo essere così cavillosi, però. Il patto d’amore esiste a prescindere dalla formalizzazione burocratica o dalle etichette linguistiche. E perché questa riflessione mi viene in mente proprio oggi? Vi indignerò magari, dicendovi che nell’ultima puntata del Grande Fratello VIP, è stata raccontata una storia da cui trarre qualche riflessione interessante.
Tratto da una storia vera
Il conduttore-provocatore Alfonso Signorini ha chiesto a Giucas Casella se ha tradito la sua compagna negli ultimi 41 anni. Domanda implicita se si guardano i fatti:
Giucas ha un figlio con un’altra donna.
La compagna di Giucas arriva poi in scena e ci sviolina il loro patto d’amore sottolineando che Giucas è sempre stato un “uccel di bosco” a cui piace tornare al nido, quindi ci lascia intuire che ha accettato di buon grado la natura non esclusiva del loro rapporto.
Fino a qui tutto bene, se non fosse che alla fine la donna (Valeria Perilli, nota doppiatrice) asserisce di voler affermare questo concetto perché:
le persone si fanno troppi problemi nella vita, vivono nei luoghi comuni e l’amore è una cosa più grande.
Scatta l’applauso.
Dissento dai concetti di superiorità
Non dissento dal suo modo di vivere, ma dal fatto che voglia elevarsi ad un essere superiore perché ha scelto di accogliere il suo compagno così com’è. Io la rispetto per la sua scelta consapevole, ma non ho capito per quale motivo le persone che non accettano un comportamento analogo sarebbero persone che si fanno troppi problemi.
Credo che tutte le scelte vadano rispettate, come anche quella di non voler accettare che il proprio partner vada a letto con altre persone. Chi sceglie di fare diversamente non è superiore o di mentalità più aperta.
Per non farci mancare nulla, arriva il commento di Alex Belli, attore noto per aver avuto un rapporto di “amicizia artistica” - da lui così definita - con l’influencer Soleil Sorge, mentre la moglie lo ammoniva da fuori la casa. Ora la moglie ha deciso di entrare nella casa e di prendersi una pausa dal marito. La risposta di Alex è stata la seguente:
Dovresti prendere esempio dalla moglie di Giucas.
In pratica Alex è riuscito a proiettare sulla storia di altri la propria visione, quella che per mesi ha passato in televisione, che tradotta in soldoni sarebbe:
tu lasciami fare e non rompere, che tanto poi torno a casa da te.
Premesso che commentare la propria coppia sulla base dei comportamenti altrui mi sembra poco fruttuoso, mi sta bene che lo dici, mi sta bene se tua moglie resta con te nonostante tutto. Ma se non vuole restare che problemi avete?
Le persone vivono momenti di scelta, sempre soggettivi: gli esiti dipendono dal rapporto, dal momento, dalle sensazioni, da tante cose.
Noi non possiamo mai realmente conoscere il patto d’amore tra due persone. Ogni patto ha le sue regole, e certo le regole possono cambiare nel tempo. Ma di certo non sta agli altri imporre le loro o imporsi le nostre.
L’importante è che siamo sereni, a prescindere da tutto quello che succede. L’importante è che viviamo serenamente le nostre scelte.
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