All'improvviso, il vaccino
Invisibile: come un virus, come la paura, come il vaccino. Un ago nel pagliaio del mondo, può insegnarci a volare di nuovo.
Ex Abrupto - All’improvviso, come tutto quello che conta
A cura di Alessia Pizzi
N.9 - 03 Giugno 2021
Il potere dell’invisibile. Sembra ieri che l’invisibile ci chiudeva in casa. Eppure, sembra una vita fa quella in cui uscire con gli amici per andare ad ascoltare un concerto d’estate era normale. A volte quasi uno sforzo. “Stasera proprio non mi va, ma devo andare…”.
Quanto ci manca sentirci stanchi di vita? Oggi siamo stanchi della non-vita. Se George A. Romero ci ha fatto sognare con i film sui non-morti, noi potremmo scrivere un romanzo sui non-vivi. Siamo gli zombi al contrario, insomma.
I non-vivi
E come gli zombi, quelli veri, che in “Dawn of the dead” tornano al centro commerciale perché in vita erano abituati a frequentare assiduamente quel posto, noi siamo lì in attesa che i nostri posti tornino accessibili. Li abbiamo ricreati online, su Zoom, su Skype, su Google Meet. Abbiamo emulato il posto del lavoro, gli aperitivi con gli amici, le sedute dallo psicologo e persino le lezioni di fitness.
Le abitudini… quanto sono dure a morire.
A differenza di una zombi apocalypse, però, in cui non è concesso circolare normalmente perché il nemico è tangibile e vuole mangiarci, l’apocalisse pandemica è un po’ diversa.
Il nemico invisibile lo senti al telegiornale e non ci credi finché non colpisce un tuo caro, o te stesso. La storia è simile a quella degli omicidi, delle violenze, sempre troppo lontani da noi. Questo ha reso le persone menefreghiste e irrispettose: mentre alcune si privavano delle piccole gioie quotidiane in nome del bene comune, altre se ne fregavano allestendo le festicciole in giardino.
Il nemico invisibile
Il nemico invisibile, dunque, non si vede, ma si sente. Si sente nella paura delle persone, quando cammini per strada e loro attraversano se la via è troppo stretta. Si sente sui mezzi: prima ti sedevi vicino alla più carina o al più carino per fantasticare innamoramenti lampo fino alla fermata, ora scegli il sedile più lontano.
Nel mio ultimo viaggio Italo mi ha fatto sedere accanto ad uno sconosciuto. Ho fermato il capotreno perché credevo fosse un errore, ma non era così. Pare abbiano attivato dei nuovi filtri, tipo quelli degli aerei, per far sedere vicini anche i non-congiunti.
Ammetto che è stato strano. Ero a disagio. Ho dovuto spiegare anche agli altri passeggeri che salivano nelle fermate successive che potevano sedersi vicino a me. Anche loro erano interdetti quando vedevano il posto di fianco occupato: e ti dispiace, perché loro non ti vogliono e tu non vuoi loro. ‘Sti cazzi dei filtri nuovi, abbiamo paura. Non ci sentiamo al sicuro.
Ma perché il treno è così pieno?
L’ago nel pagliaio del mondo
Invisibile il mostro, invisibile la paura. Invisibile anche il vaccino che ti scorre dentro e che dovrebbe proteggerti.
Perché vi racconto questa storia che sapete già? Perché oggi mi sono vaccinata: è stato velocissimo. Ho un cerotto sulla spalla e un po’ di affaticamento. Chi ce lo metterà il cerotto sul cuore affaticato?
A volte mi chiedo come torneranno le carezze. Saranno annunciate? E gli abbracci, quelli senza paura, saranno raccontati in uno spot pubblicitario? Già me la immagino la guida all’abbraccio.
Se hai dimenticato come fare, te lo spieghiamo noi…
Una puntura che cambia la storia, il nostro destino. Una puntura che come una freccia si scaglia nel futuro e perfora tutte le barriere, tutte le mascherine. Il nuovo protagonista dei nostri selfie, testimoni della “liberazione” negli album di famiglia, se qualcuno li usa ancora. Il liberatore che fa paura, che non si conosce a fondo.
Un piccolo ago nel pagliaio del mondo, che con un delicatissimo effetto farfalla, può re-insegnarci a volare. Per chiudere in tema, Milla Jovovich che lancia l’antivirus sulla Terra dopo cinque capitoli di Resident Evil.
Siamo adulti e vaccinati.
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